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martedì 26 giugno 2012

Dopo una parola (recensione)

"Dopo una parola" di Anita Shreve 

Una storia nella storia con finale non imprevedibile ma certo imprevisto.
"Acchiappanti" (non  mi viene in mente altro termine più fine!) i capitoli ambientati in Africa. Ancora una volta il mal d'Africa ha colpito!
Nel racconto c'è qualche momento di stanca, ma nel complesso reggono trama, intreccio e narrazione la quale ultima riesce più di una volta a far dimenticare al lettore il mondo intorno a lui proiettandolo nel vivo della storia. I personaggi sono ben caratterizzati.
La vicenda viene percorsa a ritroso; inizialmente a flashback, ed è straordinario vedere loro i due personaggi, Linda e Thomas,ringiovanire nei corpi e nel modo di agire.
Fino...alla sorpresa finale

lunedì 25 giugno 2012

Flatlandia (recensione)

"Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni" di Edwin Abbott  edito da Adelphi

(letto agosto 2002)

Mi lascia senza parole!
"Fie, fie, how franticly I square my talk!" "Ahimè, ahimè ch'io squadro il mio parlare come un folle!" (Intestazione)
Incredibile la fantasia e la facilità con cui vengono ideati e raccontati strani mondi a 'diverse' dimensioni. Puntolandia, Linealandia, Pianolandia (= Flatlandia), Spaziolandia... e piano piano arrivi a capire che ognuno di noi è chiuso nel piccolo delle sue conoscenze e dei suoi 'scontati' così da non riuscire a immaginare quanto ci possa essere al di là del nostro mondo e del nostro io!
Neanche se te lo dimostrano.
E così arrivi a pensare alla quarta dimensione, quella del tempo.
E se qualcuno ti chiedesse di muoverti non avanti, non indietro, non a sinistra o a destra, non verso il basso o verso l'alto, ma ... nel tempo? avanti...indietro...dopodomani...ieri...il mese prossimo...tre anni fa...


Calcio 24 Giugno 2010 (due anni fa)

Italia – Slovacchia :  1 a 3!!!
24 Giugno 2010

Taci Italia stoldita                            
tu che ti muovi solo
davanti a una partita.
Non tuona più la voce
or che la squadra avversa
bruciato ha nella rete
la staffilata tersa.
A te che stai morendo
di gravi mali oscuri,
a te che il tuo destino
deposto hai nelle mani
di chi ogni dì più amaro
lo fa, ogni dì più tetro
a te che tutti i giorni
soccombi ai malfattori
convinta che la casta
ascolti la tua doglia
e i tuoi problemi sciolga
a te lancio il mio grido
di monito, d’allarme:
torna ad aprir la mente
sciogliti dal torpore.
La realtà non gioca
con un pallone a scacchi,
non corre mai... ma segna
quando non te lo aspetti.

E' urgente ormai salvare
l’Italia mia stremata...


La storia di San Michele (recensione)

"La storia di San Michele" di Axel Munthe edito da Garzanti

(letto e commentato agosto 2002)

Anacapri. Lo svedese A.Munthe se ne innamora e vi costruisce un rifugio favoloso.
Questo libro racconta questa storia e altre sempre legate all'esperienza personale dell'autore. Mio è piaciuto moltissimo il capitolo IV  'Lapponia'. Non che il resto non mi sia piaciuto. E' un libro che si legge volentieri.


Memorie di una Geisha (recensione)

Memorie di una Geisha di Arthur Golden edito da TEA

 (letto e commentato estate 2002)

A pagina 430 comincio a stufarmi. A dire i vero è da  un centinaio di pagg. che mi annoio. All'inizio la storia della bambina venduta a una 'okiya'(= casa di geishe) a soli 8 anni mi ha preso molto. Ma adesso che la bambina è ormai geisha la storia sembra diventare stucchevole.
Le crudeltà che la bambina ha dovuto subire da parte della geisha di turno, sono le stesse con le quali si vendica una volta diventata adulta.
E' comunque un interessante spaccato di cultura giapponese, con un indiscutibile fascino... orientale.

(Poche ore dopo scrivo:) Ho finito il libro che ha ricominciato a interessarmi assai anche perché ha ripreso i toni e l'andamento del romanzo con vari anche bruschi cambiamenti di situazione, di avvicendamento rapido delle azioni, etcetera.

Cuccette per signora (recensione)

"Cuccette per signora" di Anita Nair edito da Neri Pozza

Letto nell'estate 2002 (Ma quanto ho letto, quell'estate!!!)  

M'è piaciuto! è, anzi, sono le storie di sei donne casualmente incontratesi sul treno, in uno scompartimento riservato alle 'signore', galanterie d'altri tempi e d'altri luoghi (India) caratteristica di un mondo dove e quando l'emancipazione femminile era ancora lontana.
La protagonista è alla ricerca di sè e del proprio star bene da sola, o meglio è alla ricerca del coraggio di decidere (e di comunicare agli altri) di iniziare a vivere da sola e di  pensare un po' a se stessa.
Le altre donne, a una a una, si raccontano, e le loro storie sono quanto mai umane e, tutte, rivolte all'intima ricerca del proprio essere. Anche le più drammatiche.
Che contrasto tra la vita di queste donne e la "galanteria" dello scompartimento riservato!

L'amore al tempo del colera (recensione)

"L'amore al tempo del colera" di Gabriel Garcia Marquez

(letto e commentato nell'aprile 2002)

Voi vedere che a me la letteratura latino-americana non piace?
Non riesco ad andare avanti e sono solo a pagina 60. Di solito mi impongo almeno 100 pagine prima di cedere!
Noioso palloso si dilunga..., e inoltre il personaggio maschile non è mica tanto carino...

 Giugno 2012 : a distanza di 10 anni, questo commento mi stimola! Quasi quasi   ci riprovo...

domenica 24 giugno 2012

Il talismano (recensione)

"Il talismano" di Stephen King ee Peter Straub edito da Sperling & Kupfer

Ha una gran fantasia King, e inventa, anzi si inventa e si racconta (perché è così che fa: racconta a se stesso) storie pazze, quelle storie che da piccolo avrebbe voluto sentire.

In questa del Talismano, che è la prima opera di King che leggo, ci sono i tipici elementi delle storie inventate dai ragazzi. Forse ci sono un po' troppi vermi! Fanno un po' schifo!

E' sul come racconta che ho qualcosa da ridire: non cura l'espressione, ha (come dire?) un modo di scrivere 'parlato'. E' come se una volta scritto, non rileggesse mai e tanto meno ripensasse mai. E' ridondante, prolisso, spesso inutile nelle parole e nei particolari. In un racconto ogni particolare detto, raccontato, deve avere una sua logica all'interno della narrazione. Non può essere fine a se stesso. Mai.

giovedì 21 giugno 2012

Maggio 2012 scosse in Emilia

Scuote la testa la nostra cara terra
e noi come pidocchi appesi a un crine
restiamo senza fiato a questa guerra  
che la natura trama senza fine.

Ahi, quanto è stolto l'uomo che non pensa
alla forza del cosmo  tanto immensa
che quand'anche non sia del tutto esplosa
rende l'uomo e il suo mondo poca cosa.







mercoledì 20 giugno 2012

Grottesco (recensione)

"Grottesco" di Patrick McGrath edito da Adelphi

Strana storia.
Soprattutto strano il modo con cui viene raccontata. Originale, o meglio irreale.
E' la storia raccontata, anzi, pensata (ma narrata! Perché tu che leggi in realtà  ascolti e sei interpellato! Ti ci si rivolge di continuo e non puoi sentirti 'estraneo'), pensata dicevo dal protagonista, Sir Hugo Coal, appartenente alla piccola aristocrazia decadente inglese. Fin qui niente di originale. Il fatto è che l'uomo il quale inizia a raccontarti col pensiero la storia del suo maggiordomo, Fledge,  è ormai ridotto a poco più di un vegetale a causa di un ictus. Vegeta sulla sedia a rotelle apparentemente privo di sensibilità e capacità ragionativa. Completamente immobile. L'unica cosa che è in grado di fare è piangere, ma a causa della propria autoeducazione al controllo dei sentimenti (a un uomo non è permesso piangere in pubblico!) non riesce mai a farlo.
E così la storia si dipana piano piano inframmezzata da riflessioni personali non meno importanti (anzi!) dei fatti e delle azioni.
E mentre Fledge, il maggiordomo, 'sale', Sir Hugo Coal 'scende'. Sembra la storia di Dorian Gray alle cui perfide azioni corrispondeva il degrado non del proprio fisico, ma del suo ritratto sul quadro. Qui le azioni di Fledge (vere o immaginate - temute - paventate da Sir Hugo) trasformano la vita di entrambi e al termine del libro Fledge è il 'nuovo' Sir Hugo, e Sir Hugo è alla sua mercé.
Ma "Nil desperandum" è il motto inciso sul camino...

Chocolat (recensione)

Chocolat" di Joanne Harris edito da Garzanti

(preso da Milli e letto nel 1999)

Sono immersa nel cioccolato - quello al 70% o 90 % di cacao, per intenderci!
Profumo di cannella, di rum, di cacao amaro, di mandorle, di uvette, e vedo attorno conigli pulcini chiocce pecore campane, in una fragranza di aromi e di profumi esotici e lontani.
E mentre leggi, ti inebri e ti ubriachi insieme ai personaggi; partecipi alla loro vita, alle loro traversie, alle piccolezze e alle grandezze d'animo.
Gioisci, ti addolori, fai sotterfugi, e ti innalzi alla gloria di Dio.

16-17 Agosto 2002: seconda lettura

Ho riletto Chocolat (ora diventato libro mio ache se in edizione economica)
L'ho gustato appieno. Ogni parola, ogni descrizione, ogni narrazione. Non ho perso una sola parola ed è stato di nuovo estraniazione, immersione, negazione e affermazione, e vorresti essere lei, avere il suo intuito, la sua capacità di capire e di sapere il prossimo.

lunedì 18 giugno 2012

Carlo Magno (recensione)

"Carlo Magno" di Gianni Granzotto edito da Mondadori

Preso da biblioteca di Milli

Fantastico!
"Ho vissuto una settimana con Carlo Magno" per parafrasare Granzotto!
Alla fine quando Carlo Magno muore viene a mancare un amico che hai imparato a conoscere così bene, e ti dispiace.
Granzotto scrive fluido e ricco. Spesso son dovuta tornare a leggere quanto già letto per capire. Spesso ho voluto tornare a leggere per godere maggiormente dello stile.

La luna è tramontata (recensione)

"La luna è tramontata" di John Steinbeck edito da Mondadori

Chissà come ma non l'avevo ancora letto. Comprato al Libraccio.

Storia di una cittadina invasa da un esercito nemico, che, dopo un primo naturale smarrimento, si determina al contrattacco e...vince.
Protagonista è la popolazione anche se le figure attraverso cui è narrata la storia  sono il sindaco, il medico condotto (suo amico), la cuoca.
L'ho letto in due giorni e, se alle prime pagine lo stile di S.così rapido e a volte anche ironico non mi "tratteneva" più di tanto, ben presto ha iniziato a piacermi, a essermi chiaro 'subito' senza bisogno di ripensamenti o rilettura.

Oh se la vita fosse facile come un gesto eroico!

Martha Peake (recensione)

"Martha Peake" di Patrick McGrath edito da Bompiani nel 2000

Letto nell'estate del 2001 su suggerimento e prestito di nipotinuccia.
Ne sono stata afferrata fin dalle prime righe (non pagine!) e la cosa è abbastanza straordinaria dato che non mi è facile entrare nel vivo di una nuova storia quando inizio a leggere un libro.
Figure ciclopiche Martha e il padre, che non possono lasciare indifferenti.
La storia in sè ha la sua importanza, ma è soprattutto supporto ai due personaggi che sono presenti sempre, anche quando non sono in scena.

E' un'estate feconda, la mia, di buone letture. Speriamo che continui!

Una donna spezzata (recensione)

"Una donna spezzata" di Simone De Beauvoir edito da Einaudi nel 1969

Letto nel 2001 su suggerimento e prestito di una collega (Angela P.)

Tre racconti di tre donne intorno ai cinquant'anni.
Il primo finisce male: separazione, frustrazione, senso di inutilità, depressione, vuoto,...
Il secondo solleva il morale nel senso che ha una conclusione "bella" (riconciliazione, il ritrovarsi, il sostenersi. Coniugi in una parola).
E si affronta la lettura del 3° racconto con meno ansia e minor turbamento. Ed è qui che ti voglio! Inizi la lettura senza più alcuna diffidenza nella convinzione di saper già quel che puoi trovare - lo stile - la sintassi - il ritmo...
E invece... Fin dalla prima pagina sei costretta a tornare sui tuoi passi e a rileggere di nuovo (!!!) fin dalla prima riga perché qualcosa non quadra - non gira - non torna.
Non capisci. Perché lì non c'è il punto? e lì il punto interrogativo? Ma quanto dura questo pensiero... No...qui doveva finire...
Un momento.
Rileggi.
Capisci.
Non è un caso: è voluto...


La chimera (recensione)

"La chimera" di Sebastiano Vassalli edito da Einaudi nel 1990

Ambientato nella "bassa" novarese del '600 in piena dominazione spagnola (Don Pedro Enriquez de Acevedo y Toledo, Conte di Fuentes governatore di Milano), è la storia di Antonia una ragazza trovatella ("esposta") adottata, finalmente, da una famiglia di contadini che la cresce come una figlia.
Ma Antonia è bella. Troppo bella. E con l'andare del tempo suscita gelosie e invidie. E' così che viene accusata di essere una strega (stria) e viene bruciata. Viva.
Romanzo storico.
Scorrevolissimo lo scrivere di Vassalli. Sempre molto documentato il suo circostanziare.
Vassalli è un mangiapreti e mangiachiesa.

La donna alata (recensione)

"La donna alata" di Joanne harris  edito da Garzanti nel 2003

Ancora una volta ci sono una donna e una bambina, come spesso si ritrovano nelle opere della Harris.  C'è un uomo tenebroso, via di mezzo tra il bene e il male. Ci sono gli "esclusi", i perseguitati. C'è la Chiesa bigotta e bacchettona, ci sono le ribelli, i ribelli, le corse, le fughe, i ritrovamenti.  E tutto, come sempre, perfettamente amalgamato...come fosse nel calderone di una strega. C'è magia, infatti, al solito! Insomma ci sono gli elementi tipici della Harris (gli stessi ci sono in "Vino, patate e mele rosse" o "Cinque quarti d'arancia") ma la storia è diversa, è unica; il narrare non è stucchevole, anzi!

domenica 17 giugno 2012

Annus mirabilis (recensione)

"Annus Mirabilis" di Geraldine Brooks Edito da Neri Pozza nel 2003

(Letto nel gennaio del 2004)
Che strana questa mia tendenza a leggere ultimamente libri di streghe! Che abbia voglia di diventarlo anch'io?
La protagonista non è una strega, ma a causa di varie vicissitudini inizia a usare, conoscere, studiare le erbe con le quali aiuta i compaesani (un paio di streghe vengono comunque uccise!). L'annus mirabilis è il 1666, l'anno (storicamente documentato) della peste bubbonica. Ecco la peste è una delle protagoniste della storia (realmente accaduta anche se qui è stata ovviamente romanzata). In  un villaggio dell'Inghilterra dell'epoca scoppia la peste e il pastore, uomo di polso, dinamico, influente convince i compaesani a fare un giuramento: nessuno lascerà ill villaggio  fino al termine della peste. Praticamente una quarantena. Vitto e quanto necessario saranno forniti da un ricco possidente terriero che, avendo tutto l'interesse a che la peste non si propaghi anche nelle sue terre, si dichiara disponibile al sostentamento del paese per tutto il tempo necessario.
Anna, la protagonista, perde subito il figlioletto. Il marito già lo aveva perso per un incidente sul lavoro in una miniera di piombo.
Ben presto i morti sono così tanti da renderne difficile la sepoltura.
Niente di meglio di un avvenimento come quello della peste per far venire alla luce il vero carattere di ognuno. Come troppo spesso accade  in queste situazioni,  emerge anche la superstizione vanamente combattuta dalla giovane (18 anni!) ma saggia Anna che ha l'appoggio del pastore e di sua moglie.
Al termine dell'epidemia più di metà degli abitanti sono morti. E Anna? Dopo un appassionato legame col pastore rimasto vedovo, fugge dal villaggio per mettere in salvo una neonata che altrimenti sarebbe tata messa a morte.
Lontano partorirà anche lei una bimba (il pastore!) ed entrata nell'harem di un medico arabo riuscirà a studiare e a praticare la medicina

I custodi del libro (recensione)

"I custodi del libro" di Geraldine Brooks edito da Neri Pozza nel 2009

Letto d'un fiato! (marzo 2000)
La protagonista è l'australiana Hanna Heath restauratrice di libri antichi. Siamo nel 1996. Hanna Heath viene chiamata a Serajevo per restaurare una antica HAGGADH (libro di preghiere ebraico). Per lei è un grande onore. Accetta e dà inizio al restauro. Edb è qui che inizia la narrazione che altro non è se non la storia dl libro stesso: partendo da particolari del libro (una macchia, un'ala di farfalla, un pelo di gatto...) l'autrice ripercorre le vicende del libro, dei personaggi che lo hanno posseduto, tenuto in mano, salvato, risalendo fino al 1480, ai tempi della terribile inquisizione.
I luoghi, i tempi, le abitudini, gli usi, i fatti storici sono ricostruiti con maestria e conoscenza e precisione. I personaggi si rivelano unici e umani e reali.
Alla storia del libro si intreccia la storia della protagonista, Hanna la restauratrice trentenne, del suo burrascoso rapporto con la madre, della scoperta di avere una famiglia paterna famosa e accogliente, del suo rapporto col sentimento dell'amore.
Mi è piaciuto moltissimo, come d'altronde "Annus mirabilis" della stessa autrice.

Ti prendo e ti porto via (recensione)

"Ti prendo e ti porto via" di Niccolò Ammaniti Oscar Mondadori 1999

Triste! Triste! Triste!
Già i personaggi sono di per sè quanto meno "anormali", ma le loro storie, poi, ... finiscono in tristezza, tragedia, malinconia.
Ma gli esseri umani sono proprio tutti così?

La donna che visse per un sogno (recensione)

"La donna che visse per un sogno" di Maria Rosa Cutrufelli edito da Frassinelli nel  2004

Bello. Veramente un bel libro. Ben scritto, e ben organizzata la narrazione che dipana la storia attraverso il racconto, capitolo per capitolo, dei vari personaggi femminili. Quindi la focalizzazione (cmq sempre interna) cambia continuamente, come cambiano anche lo stile e il linguaggio, che si adattano man mano al personaggio narrato.
Squisitamente femminile e femminista ante litteram, Olimpia de Gouges, veramente rivoluzionaria, tiene testa ai rivoluzionari, vuole dire ( e dice!) la sua, lei donna quando le donne ancora non erano contemplate da alcuna rivoluzione. Anzi...
La storia è vera.
La Cutrufelli diventata una "pescatrice di vite perdute"(vedi Don DeLillo "Underworld". Da leggere?) trova accenno e dà vita a questo personaggio che con la "Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina" cerca una vera  uguaglianza. Ma ... in una rivoluzione di uomini?... Molti anche ottusi?

domenica 10 giugno 2012

Romeo

Quando Romeo mi manca
guardo la foto che lo ritrae dormiente
nel cesto strabordante
Paragono quel che era a quel che fu
Al pingue cacciatore di un tempo
il diafano fantasma spodestato
E un grato miagolio
s'accompagna alla carezza ultima
verso la pace.