Da Ottobre con Mariangela mia nuova amica di palestra fatica e sudore ho incominciato a frequentare il Corso di Pittura Alessandro Conti, in Monza.
Il mio ringraziamento ai maestri
Carla Colombo Sala,
Mariella Covertini,
Leo (Leonardo Bottazzi)
e a Angela Pastres che dirige e coordina
Carla Colombo Sala,
Mariella Covertini,
Leo (Leonardo Bottazzi)
e a Angela Pastres che dirige e coordina
Questo il racconto del mio primo giorno.
Quando arrivi ti viene assegnato il posto a un tavolo, posto che resterà tuo fino alla fine dell'opera che inizierai. Ti viene consegnata una tavola di legno compensato che sarà la TUA tavola di lavoro sulla quale va assolutamente fissato con lo scotch di carta il foglio bianco (rigorosamente A4 ruvido); poi vieni portata davanti a un enorme armadio pieno di ogni ben di Dio di oggetti vari di ogni dimensione, colore, materiale e ti viene chiesto di sceglierne uno due tre... quanti vuoi e di farne una composizione da riprodurre sul foglio. Per delimitare lo spazio sul tavolo (quello vero mica la tua tavola di legno...) si usano dei cartoni ripiegati sui quali si può drappeggiare uno degli innumerevoli teli a disposizione sempre nel suddetto armadione.
E a questo punto ti ritrovi sola davanti al tuo foglio.
E non sai cosa fare!
Ti senti quasi imbarazzata. Ti guardi intorno disorientata... Scambi qualche battuta banale...
Che idea balzana quella di venire...Qui si aspettano che tu prenda la matita nera, quella stessa matita che fino a cinque minuti fa hai usato giusto per la nota della spesa o al massimo per disegnare il gatto con il lanternino a tua nipotina, e che riproduca, novello Caravaggio, il libro e la brocca che spiccano davanti ai tuoi occhi su uno sfondo di velluto rosso. (ndr. Sono appunto stata all'inizio di Novembre sempre con Mariangela a Palazzo Reale in Milano a vedere la mostra sul Caravaggio).
Sai solo che ti è permesso... beh ... diciamo consigliato muovere soltanto gli occhi: dal foglio alla composizione, dalla composizione al foglio. Se no cambia il punto di vista.
Assodato ciò, non sai letteralmente da che parte cominciare.
Non è la sindrome del foglio bianco... è peggio! Ti aspettavi qualche indicazione, qualche esercizio propedeutico, qualche parola.. non eri pronta al fatto compiuto...
Impari subito che la tua migliore amica è la gomma. Io per puro caso ne ho una che presto spopola perché con la sua forma ergonomica riesce a cancellare anche piccoli particolari (suddetta gomma sarà tosto ridimensionata dal Leo che dopo averla fregata e rifregata sul mio foglio la guarderà stranito e sentenzierà:"A me questa gomma non piace...Non cancella!" (ndr Ha ragione!!!)
Tuttavia il metodo d'approccio al disegno qui usato deve aver avuto una convalida nel tempo, visto che dopo un po' prendi timida la matita, quella giusta (hai captato dalle parole dei vicini che per l'abbozzo iniziale ci vuole una matita dura, H o al massimo B), e incominci a tracciare qualche segno incerto, e nasce un primo abbozzo.
Ed è a questo punto che inizia la TUA lezione privata, perché è a questo punto che la Carla, o la Mariella, o il Leo si avvicinano, siedono al tuo posto, prendono la tua tavola e la tua matita e con tratto sicuro ed esperto correggono qui ... aggiustano là... e incominciano a suggerirti di inclinare di più quel piano...allungare quella linea...alleggerire un lato... cercare il punto in cui la luce è più evidente... qui cade l'ombra... lì c'è la zona più scura... Poi ti rimettono in mano tavola e matita e vanno a rincuorare qualcun altro.
Tu riprendi il tuo posto e avviene un che di miracoloso. Le tue mani tracciano segni chiari e quasi decisi. Il disegno prende forma. Ti convince. Ti piace. Il lavoro si fa lieve e allegro. Il tempo passa che non te ne accorgi. Arriva l'ora di chiudere e ti rincresce.
In un sacchetto con tanto di nome sopra si ripongono gli oggetti della composizione pronti per essere nuovamente osservati la prossima volta. Si riordina. Si aiuta a riporre cavalletti e a impilare le sedie, si saluta e si va.
Sì! Decisamente il metodo qui usato è stato convalidato nel tempo. (D'altra parte la Scuola di Pittura Alessandro Conti in Monza è stata fondata nel 1977.)
Questi i miei primi disegni. Primi nel vero senso della parola dato che è dalla terza media, anni anni anni ... anni or sono che non prendo in mano una matita da disegno.
Per ora ho seguito tre lezioni.
Mi sento un'eroina!
I primi due disegni li ho fatti al corso, il terzo da sola a casa chè ci sto prendendo gusto...
Libro con brocca |
Fiaschetto con mortaio di legno scuro e pesca |
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