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domenica 14 gennaio 2018

Asimov - Il club dei Vedovi Neri

M. un  vecchio amico di lunga dat... no... un buon amico di recente data, recentissima a dire il vero (ma questa è un'altra storia...), mi manda dalla Florida Miami (sic!) una copia della raccolta di brevi racconti gialli di Isaac Asimov noto scrittore di fantascienza, meno noto, ma non per questo meno valido, scrittore di gialli del genere 'cerebrale' caratteristico per esempio delle opere di Agatha Christie e del suo incomparabile Hercule Poirot.          

Isaac Asimov 
Me ne aveva parlato suggerendomene la lettura, ma il libro pare  introvabile. 
Stavo per acquistarlo in formato  ebook via Amazon, quando in men che non si dica detto amico me ne invia tramite internet una copia! Già il SOLO fatto di  ricevere da oltre Atlantico come fosse dietro l'angolo un file, di scaricarlo, di aprirlo e infine di iniziare a leggere mi sembra incredibbbbile! E mi fa dire 'Voglio vivere altri cento anni per vedere cosa si inventa l'uomo... no... la donna... beh.. entrambi!'
Per farla breve,  un po' sul melatonino, che però risulta molto scomodo, un po' sul pad, ho già letto metà libro e son pronta a dirne la mia. 

I racconti sono brevi e in quanto tali fruibilissimi perché uno ne inizi e uno finisci scoprendo in modo veloce e piacevole l'arcano che ne è alla base. 
In un Club per soli uomini (Sgrunt! ma che noiosi ...) sei gentiluomini un po' all'antica, un po' affettuosamente polemici e provocatori  l'un con l'altro, per i quali pare che Asimov abbia preso spunto da un Club che effettivamente frequentava, si ritrovano periodicamente per il lasso di tempo di un pranzo nel ristorante Milano all'angolo fra la Quinta Avenue e la Tredicesima Strada a New York (Vedi racconto 'Domani'). Qui serviti da Henry il fido cameriere, tra cibi prelibati, buone bevande e discussioni serratissime al limite del pedante, dogmatico e sofistico, ma sempre assai scrupolosamente documentate e  realistiche  (quelle che lo stesso Asimov chiama le 'conversazioni intelligenti' che si diverte tanto a costruire ) i soci sono soliti avere un ospite il quale al momento opportuno verrà 'torchiato' cioè dovrà trovare e dare una giustificazione della propria esistenza. E non sono teneri i soci. Esigono risposte idonee! 
Oscar Gialli n. 117  Mondadori 1989
Oscar Gialli n. 117
Mondadori 1989
Il gioco continua, spesso collegato a quanto detto dall'ospite, alla ricerca di un enigma da risolvere. L'enigma deve essere in ogni caso portato proprio dall'ospite.

Geniale, assolutamente geniale, oltre che centrale nella costruzione dei racconti, la figura di Henry, l'insuperabile, immancabile, incomparabile, ineguagliabile oltre che stimato (così viene di volta in volta indicato dall'autore) cameriere. Potrebbe sembrare una figura di secondo piano perché per quasi tutto il racconto si limita a servire i soci parlando solo se interpellato come conviene a un maggiordomo degno di questo nome. Già qui dimostra una grazia, una gentilezza e un savoir-faire e un tempismo ormai direi rari, ma è al termine della storia che emerge Henry. Infatti nonostante lunghe e minuziose analisi a volte addirittura sentenziose e riflessioni che in alcuni casi rasentano la pedanteria i soci non riescono MAI a sciogliere i misteri  loro riportati da risolvere. È Henry che ascolta, riflette, analizza, trae conclusioni e con umiltà semplicità e buon senso trova la soluzione degli enigmi. Soluzioni apparentemente alla portata del lettore perché trovano la loro ragion d'essere nei dotti ed eruditi discorsi dei sei soci, ma non sempre è facile individuarla. Anzi...! Finora quella cui mi sono vagamente avvicinata è la soluzione del racconto intitolato 'L'oggetto mancate'. Il racconto a me meno gradito finora è quello intitolato 'Il secondo classificato' incentrato sulla storia americana e sui suoi Presidenti più o meno noti.

Salta evidente all'occhio anche di un profano la formazione scientifica di Asimov. In ogni dettaglio dei suoi racconti emerge la capacità di ricercare ed elencare gli elementi, di sottoporli ad analisi stringente, di sintetizzare la logica conclusione. Nulla è lasciato al caso. Tutto ha una spiegazione logica e rigorosa.


A breve ulteriori commenti, o eventuali errata corrige. Forse.




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