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sabato 18 aprile 2020

Al tempo del coronavirus mese aprile

18 aprile ore 7,40
Il tempo! É tutta questione del tempo!
Il tempo si é fermato. Si è dilatato. Rarefatto.
Ne hai a disposizione tanto, ma veramente tanto... eppure è come se Improvvisamente diventasse poco o addirittura non esistesse più.
Anche le normali quotidiane operazioni si sono dilatate. Tanto c’è tempo... e allora dormi di più... e al mattino non ti alzi mai... e rimandi... rimandi... rimandi... Ecco ‘rimandi!’ Dopo l’iperattività iniziale scattata al primo impatto con questa strana situazione in cui siamo stati catapultati é subentrata la fase della quiete ‘che tanto ci sarà tempo domani...’
E poi a un certo punto della giornata ti vien voglia di far qualcosa ma ormai è tardi... troppo tardi... è sera... si cena... si chiacchiera in videochiamata con chi non riesci più a vedere direttamenre ed è ora di andare a dormire.
Fa niente... tanto c’é tempo... tanto tempo...

22 aprile ore 7,  40
 Ho dormito di sasso fin poco prima delle quattro. Mi son svegliata in ‘buona’ tutto sommato. Ho giocato tranquilla, A un certo punto mi è piombato addosso il peso di tutta sta situazione assurda.. che poi così assurda non è.. ce la siamo proprio andata a cercare a furia di infierire sulla natura... Fatto sta che mi è venuta una micidiale crisi di tristezza con lacrimoni che ho lasciato scendere senza neppure asciugarli.. Ogni tanto, lo sai, mi capita. Poi sto meglio. Come dopo aver partorito: una crisi di pianto liberatorio di tutta la tensione accumulata (è normale reazione allo stress fa parto). Ricordo che c’erano mia mamma e mua sorella maggiore e io che dicevo loro: continuate a parlare..  continuate .., non badate a me.. sto bene.. ho solo bisogno di piangere.. E loro che sapevano bene cosa provavo mi hanno lasciato piangere in santa pace! Ecco , prima, più in piccolo ma mi é capitato qualcosa di simile. 

26 aprile ore 10,51

Ieri alle 15 dalle strade oltre il giardino ho sentito cantare Bella ciao... che ieri aveva un significato di ‘libertà’ fuor di politica e al di là di ogni celebrazione storica: ieri aveva il sapore della voglia di uscire da questa situazione, ieri aveva il sapore del bisogno di resistere per tornare alla normalità, e di balcone in balcone i gridi le risate e gli applausi urlavano la voglia di stare insieme... Mi è venuto il magone...